Vivo di libri e per i libri, ma non per questo mi sento una privilegiata. Si tratta di carattere o di destino, non so. Comunque non dipende da me: sono così, non posso cambiare, non voglio cambiare. So per certo che senza cultura, in particolare senza cultura letteraria, si vive, o si sopravvive benissmo. La maggior parte delle persone che conosco giudicherebbe quantomeno originali, o incomprensibili, le questioni per le quali mi appassiono. Per questo tendo a nascondermi, nel mio personale altrove di pagine e parole.
D'altra parte l'erudizione spicciola che spesso vedo esibita sulle pagine dei giornali, nei blog letterari, nelle riviste specializzate o, quel che è peggio, nelle diatribe accademiche, mi intristisce e mi irrita.
La chiacchiera supposta colta è una delle molteplici maschere assunte dall'assenza di senso tipica del nostro tempo.
Da leggere:
George Steiner Vere Presenze
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